Bici in treno nel Lazio: l’inizio di un nuovo corso

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E’ di ieri la notizia tramite il quale si comunica che la Regione Lazio ha approvato la delibera Bici in treno (http://www.latinatoday.it/cronaca/bici-treno-delibera-regione-lazio.html). In pillole, anche la nostra Regione ha deciso di adottare un abbonamento a tariffa agevolata per tutti coloro che vorranno portare sul treno la propria bicicletta. Un risultato di cui sono contento, orgoglioso di essere stato parte attiva in questo processo, iniziato in Emilia Romagna con una petizione promossa su Change.org da Sara Poluzzi.

Bici in treno (costo: 120 euro all’anno) sarà valido nelle seguenti finestre temporali:

  • dalle 9 alle 16 e dalle 19 alle 24 dal lunedì al venerdì;
  • h24 il sabato e la domenica.

E’ facile notare che le fasce orarie con più alta affluenza di pendolari (soprattutto la mattina prima delle 9) sono state escluse. A primo impatto, potrebbe sembrare una scelta scellerata. Per fortuna (o purtroppo), si tratta di una decisione logica, che tiene conto della situazione attuale del parco treni nella nostra Regione. Al momento, i treni attrezzati per il trasporto della due ruote sono poche decine (i famosi Vivalto, che progressivamente stanno entrando in funzione), mentre gli altri sono inadeguati oppure zeppi di persone nelle ore di punta ( a differenza, invece, di realtà regionali che ormai da anni hanno fatto della mobilità sostenibile una loro bandiera: si pensi all’Emilia Romagna, ove il parco treni per le biciclette può contare su un potenziale di oltre 150 mezzi). Insomma, recuperare anni e anni di nullafacenza con una delibera è impossibile. E’ necessario quindi (anzi doveroso) guardare il bicchiere mezzo pieno: un percorso si è finalmente avviato, l’abbonamento bicitreno e l’introduzione sulle ferrovie dei nuovi treni Vivalto sono un importantissimo punto di partenza. Ora è possibile pensare agli steps successivi: implementare il numero dei mezzi per le bici; semplificare l’accesso ai vagoni quando ti porti dietro la due ruote; favorire un servizio di trasporto pubblico che (quasi) da casa ti porti in stazione, favorendo una drastica riduzione delle emissioni di Co2 e contribuendo concretamente a migliorare la qualità dell’aria (e quindi della nostra vita). E tanto, tanto altro.

Insomma, abbiamo pazienza e iniziamo a goderci questo nuovo corso. Perché si, un nuovo corso per la mobilità del Lazio è iniziato.