ELEZIONI POLITICHE 2013: VADEMECUM

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Si chiude ufficialmente una delle campagne elettorali più invadenti e spietate della storia della Repubblica. Promesse, demagogia, populismo, vaghe certezze ed effimere speranze. Vecchie fiamme della politica, nuovi assalitori del potere, comici populisti e chi da anni sta nel mezzo. Ma quali sono state le tematiche su cui i candidati premier si sono battuti maggiormente?

1)IMU E TASSE

Berlusconi al primo consiglio dei ministri provvederà a restituire l’ IMU pagata nel 2012.
Prevede un risparmio di 16 mld di euro. 8 saranno destinati alle imprese per eliminare l’IRAP.
Bersani promette di alleggerire l’ IMU per le fasce più basse (fino a 400/500€).
Tassazione ridotta per i più deboli. Rivisitazione delle aliquote IRPEF. Sostegno per i pensionati. Affrontare il problema degli esodati. Interventi sulla’ IRAP. Sostegno all’innovazione per migliorare la produttività.
Giannino si propone di abbattere il debito pubblico e tagliare la spesa pubblica.
6 punti di PIL in cinque anni. Abolizione integrale dell’ IRAP e abbassamento delle aliquote IRPEF.
Grillo sostiene che l’IMU è una tassa anticostituzionale. Per quanto riguarda il fisco parla di accorpamento e de fiscalizzazione per chi investe nella propria azienda. Sconti contributivi per le assunzioni under 35. Eliminazione IRAP. De fiscalizzazione redditi nei primi due anni di vita dell’impresa.
Ingroia vuole rendere il sistema tributario meno iniquo attraverso una patrimoniale sui grandi patrimoni.
Abolizione IMU. Caccia ai patrimoni illeciti. Lotta all’evasione fiscale.
Potenziare imprenditoria incentivando imprese legalmente corrette.
Monti propone la modifica dell’IMU. Rivedere la struttura fiscale nell’arco di un po’ di anni.
Dimezzamento IRAP sulle imprese. Progressiva e drastica riduzione IRAP di circa 11,2 miliardi nell’arco della legislatura. Priorità a PMI e imprese che assumono giovani.

2)ALLEANZE

Bersani chiede agli italiani che in Parlamento ci sia qualcuno che abbia il 51% per andare in direzione delle riforme per poi interpretare quel 51 come fosse il 49%. Si rivolgerà a forza europeiste, costituzionali e democratiche interessate a discutere di riforme utili per il paese. Occorre apertura mentale a tutte le forze alternative al populismo e al leghismo.
Giannino chiede di far cambiare musica a un paese incapace finora di tagliare le spese dello stato. Esempio e coerenze prima delle alleanze. No alla logica della seconda Repubblica.
Grillo. No alleanze. Saranno tutti gli altri a seguire lui e il suo programma. I partiti devono andare a casa. “Fateci entrare in parlamento e lo apriremo come una scatola di tonno! Siamo disinfettati. Dove siamo noi c’è cambiamento! Arrendetevi, siete circondati!”
Ingroia dice che nessuno vuole stare con loro.
Monti. No accordo con PD. Niente è già deciso. Con l’attuale sinistra non c’è base d’intesa.
Berlusconi. Accordo con la sinistra per riforme strutturali necessarie per rendere il paese governabile. No a Monti. Crede di poter avere la maggioranza alla Camera e al Senato.
Accordo con la Lega, “solido e leale alleato come sempre da dieci anni.”

3) IDEE. CRESCITA. OCCUPAZIONE.

Giannino propone l’ uguaglianza verticale e la tutela di giovani, donne e disoccupati che hanno meno anzianità contributiva. Per loro riduzione di imposte e contributi. “Quando crescono gliele alziamo così nell’arco vitale tutti pagheranno lo stesso.”
Grillo dice che il lavoro deve essere una parte importante della vita ma non LA vita. La gente si ammazza per il lavoro. In controtendenza dice che la crescita non crea posti di lavoro, ma li toglie. Vuole un reddito di cittadinanza che garantisca ai giovani di cercasi il lavoro.
Ingroia parla di Reddito minimo garantito. È dalla parte delle piccole e medie imprese virtuose. Rinnova l’idea degli incentivi fiscali per le imprese con un piano di occupazione giovanile. Credito agevolato con un fondo pubblico che agevoli le imprese che non riescono ad ottenere il credito nel circuito delle banche private. Soldi che arrivano da BCE all’ 1% messi a disposizione al 2%. (Dimentica che si tratta di un prestito che la BCE ha concesso e quindi quei soldi vanno restituiti alla stessa BCE).
Monti ribadisce la sua idea di economia sociale di mercato come annunciato nel Trattato di Lisbona. Dice che vuole realizzare un’ economia sociale di mercato competitiva.
Berlusconi propone la sua solita ricetta liberale: uscire dalla recessione con meno tasse sulle imprese, famiglia e lavoro. “Il nostro petrolio sono gli imprenditori, veri eroi. Se assumono nuove persone non pagano imposte e contributi.” E ancora “un giovane che da vita a una nuova impresa non paga tasse per tre anni e pagherà tasse simboliche al quarto e quinto anno.”
Bersani parla invece di economia verde e edilizia. Liquidità per le piccole imprese. Piano di piccole opere da far fare ai comuni. Ospedali e scuole da ristrutturare. Su,entrò di spesa pubblica quindi per piccole opere ma generatrici di reddito. Keynes docet.

4)CASTA

Grillo promette di tagliare subito dentro la casta. Togliere vitalizi e doppi incarichi e 70.000 auto blu. Accorpare i comuni sotto i 5000 abitanti. Togliere province. Risparmiare 1mld € per missioni di pace.
Ingroia: la spesa sociale non si tocca, anzi deve essere riguardata in aumento per formazione, scuola, università e sanità. Ci sono settori che si possono tagliare come la spesa militare.
Monti parla di riforme per ridurre i costi delle province e delle regioni. Andare avanti per la legge anti corruzione. Riforma del lavoro più forte e intensa.
Berlusconi ha sottoscritto un Patto per i candidati in cui è prevista l’ abolizione dei finanziamenti pubblici ai partiti, il dimezzamento dei parlamentari e dei loro emolumenti e non poter restare in politica per più di due legislature. Dimezzamento costi della politica. Abolizione delle province.
Bersani ribadisce la riduzione degli stipendi ai parlamentari. Sobrietà politica. Abolizione vitalizi. Legge sui partiti affinché ci sia più trasparenza e onestá.
Giannino promette il dimezzamento del reddito dei parlamentari e delle indennità per gli ambasciatori, nonché la riduzione dei costi per le Regioni.

5)DIRITTI CIVILI

Ingroia. Difesa diritti di tutti. Diritti civili per gli omosessuali. Matrimonio e adozione. Occupazione giovanile e femminile. Tutela delle donne contro discriminazione. Introdurre delitto femminicidio.
Monti. Famiglia costituita da madre e padre. Regolare altre forme di unione attraverso il parlamento. Liberazione donne dalla scelta tra essere mamme o lavoratrici. Bivio incivile che blocca la crescita sociale e culturale del paese.
Berlusconi. Cambiare il codice civile mantenendo la tradizione cristiana. La famiglia si compone di un uomo e una donna. Riconoscere però diritti individuali.
Bersani. Parità di genere. Cittadinanza ai figli degli immigrati. Legge 40. Unioni civili omosessuali. Diritto di un lavoratore ad avere meccanismi di rappresentanza per decidere.
Giannino. Favorevoli estensione ius soli. Non totale equiparazione dei diritti di persone dello stesso sesso. No diritto ad adottare e concepire se prima non c’é tutela del concepito o dell’adottando.
Grillo. (?)

6)RIFORME COSTITUZIONALI

Monti. Cambiare l’Italia. Schierato per le riforme che trasformano il paese per crescita e lavoro dei giovani. Contro nidi di conservazione dell’Italia che esistono sia a destra che sinistra. Temi principali: lavoro, donne, giovani, cultura, università e rinnovo della classe dirigente. (Con Fini e Casini?)
Berlusconi. Modernizzazione del paese. Realizzazione di quella rivoluzione liberale sempre sognata. Cambiare le situazioni del potere attuale e l’architettura istituzionale del paese. In primis Presidente consiglio e Parlamento ricorrendo a riforme costituzionali. Modificare la costituzione per fare la riforma fiscale e la riforma delle pensioni.
Bersani. Le riforme costituzionali vanno fatte necessariamente. Italia giusta fondata su moralità e lavoro.
Giannino. Trasparenza e coerenza. Ci vorranno anni. Intanto riforme amministrative.
Grillo. Nuova fase storica. Cambiamento in atto. “C’é bisogno di uno Stato più vicino, di uno Stato che si faccia vedere. C’è solo burocrazia ora.” Scuola pubblica, sanità e acqua pubblica. “Come cittadino voglio essere protetto!”
Ingroia. Sanità pubblica, università e scuola pubblica. Acqua pubblica.

APPELLO FINALE

Berlusconi.
Abbiamo lavorato bene, abbiamo presentato un programma completo e approfondito di cose che sappiamo fare.
Un cittadino non di sinistra che è un moderato, un uomo di libertà, cristiano e cattolico, laico che crede nella libertà che professa come religione, non deve sprecare il suo voto che è determinante per far si che la responsabilità di governo possa andare ai moderati e al ceto medio. Non ci sono alternative decenti alla guida del paese che non si chiamino come noi. Noi siamo i veri rappresentanti del centro destra moderato.

Bersani.
Non sottovalutiamo una parte consistente del paese che oscilla. Gi astenuti. In questa incertezza c’è spesso il dilemma tra incertezza che porta a votare Grillo oppure ci sono i delusi della destra.
C’è un elettorato in buona fede che ha creduto a Berlusconi ed ora inizia ad avere qualche problema. Vi dico di non snobbare questo disagio. Parliamo non di miliardari ma del ceto popolare. Pensiamo al futuro del paese e ai nostri figli. Che futuro vogliamo creare? Ci vuole un governo di combattimento e di cambiamento. Ci vuole un partito che si carichi della riforma del sistema di questo spese! Grazie a tutti per quello che fate!

Giannino.
Valeva la pena farlo solo per assistere a una roba che fa dire a Berlusconi ogni giorno che lo facciamo perdere. Pensate che non valga la pena combattere per anni? Continuiamo sulla strada della coerenza come abbiamo iniziato. Dobbiamo continuare su questa strada per gli italiani che si rendono conto del disastro. A loro dobbiamo dare la possibilità di cambiare.

Grillo.
Loro sono nei loro loft, fanno convegni, vanno in televisione dai loro dipendenti a mentire spudoratamente. È squallido. Non è possibile che si sta li venti anni e non si senta il bisogno di andar via spontaneamente.
Non c’è mai stata in Italia una roba così. Ci siamo aperti ed è successo qualcosa dalla quale non possiamo più tornare indietro. È sentirsi parte di un disegno comune e fantastico. La gente ti vuole bene.

Ingroia.
Non chiedo solo il vostro voto e il vostro sostegno. Abbiamo bisogno della vostra passione e del vostro impegno e della vostra partecipazione, del vostro coraggio. Noi insieme abbiamo l’arma più potente in democrazia se la si sa usare. È un voto utile a voi, non alla casta politica.
Con questa arma, l’arma del voto, entreremo insieme nel fortino assediato perché siamo tanti e possiamo cambiare l’Italia e sopratutto la politica. Grazie per l’entusiasmo e la passione con la quale noi prenderemo il potere in questo paese.

Monti.
Ai milioni di italiani delusi che avevano votato tre volte per Berlusconi credendo che avesse fatto la rivoluzione liberale mai avvenuta. A tutti coloro che hanno sperato che la sinistra potesse fare la riforma dello Stato e dell’ economia per vederla poi logorata e frammentata.
Noi siamo l’ alternativa vera e credibile, capace di affrontare problemi con serietà e impegno come abbiamo fatto un anno fa salvando l’Italia dal baratro. Non chiudiamo questa strada intrapresa. Cogliamo questa occasione per rimboccarci le maniche ed entrare nella politica per aiutarla a svecchiarsi.
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47 milioni di italiani cambieranno le sorti di questo paese. Nella grande confusione, nella travolgente incertezza, non lasciamoci ingannare da chi promette false speranze, da chi, considerandoci come niente più che poveri sudditi, tenta di corromperci ormai da anni con le solite promesse.
Non crediamo a chi semplifica le cose ed urla la ricetta per salvare l’Italia. Troppe volte la storia ha ceduto davanti al populismo e alla becera demagogia.
Non diamo ancora una volta la possibilità a chi ha devastato questo paese di tornare a giocare con il nostro futuro.
Non permettiamo a chi per una vita è stato sempre nel mezzo, a sbandierare al vento verso situazioni di comodo, a chi per una vita è sempre stato indeciso, di prendere decisioni per noi.
Crediamo a una politica umile, sincera, fatta di piccole cose e non di grandi promesse, fatta di piccole opere, di grandi innovazioni, di riforme, di tutele e di diritti.

Votiamo! Con la testa e con il cuore.

 

di

Mattoccia Gianmarco