I FOSSI NON SONO DISCARICHE!

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“Riporto di seguito un articolo di Claudio Conti:buona lettura!”

Il territorio di Giulianello, come altre realtà locali, è caratterizzato dalla presenza di una rete particolare di “fossi” che assolvono (o meglio dovrebbero assolvere) quella naturale ed insostituibile funzione di raccogliere, e convogliare le acque meteoriche provenienti dalle aree circostanti. In verità, passeggiando lungo i “fossi” l’unica cosa che colpisce particolarmente “l’osservatore” è lo scorrere di acque nere e maleodoranti, denotando in più punti uno stato patologico del sistema! Per non parlare poi di ogni genere di rifiuti in essi contenuti!! Chissà a cosa è dovuto questo strano fenomeno? Forse le autorità competenti in materia (C.F.S.e P.M.) dovrebbero svolgere una serie attenta di controlli per individuare chi, in barba alle leggi vigenti, può permettersi di perpetuare questo scempio!

Il “sistema fossi” a Giulianello è parte integrante del paesaggio ed è notevole notare come esso sia regolatore, connettivo, trasportatore e protettivo.

 

Considerazioni e valutazioni

 

I fossi, sotto ogni punto di vista possono essere, anzi devono essere, considerati al pari di quelle entità denominate “zone umide”. Come tali essi contribuiscono a garantire e influenzare importanti equilibri naturali su tutto il territorio. Habitat peculiari che, per quanto deturpati e maltrattati, sono, comunque, frequentati da una discreta quantità e varietà di organismi. Colonizzati da un gran numero di specie vegetali diverse, notevole importanza rivestono quelle essenze, sia arboree che arbustive, che crescono sui bordi o in prossimità di essi, risultando, oltre che ottime consolidatrici dei versanti, ambiente ideale per la distribuzione, la crescita e la riproduzione di molti organismi. A ciò si deve anche aggiungere che questi corsi d’acqua (?!) rappresentano degli importanti “corridoi naturalistici” dove le specie animali, oltre a cacciare e pascolare, approfittando di una discreta copertura vegetale (quando esiste), possono spostarsi da un luogo all’altro senza essere eccessivamente disturbate e viste. In orari particolari (molto presto al mattino) e con una buona dose di fortuna, è possibile osservare volpi, tassi, istrici, micromammiferi (topi, arvicole, ratti, talpe… ). E poi rettili, uccelli ( per esempio rapaci notturni come allocco, civette, gufi comuni) o anfibi. Chi è in grado di “leggere” può, invece, riconoscere le caratteristiche tracce che questi frequentatori, soprattutto notturni, lasciano durante i loro spostamenti alla ricerca di cibo.

Il problema reale risiede in quella insana e non abbandonata abitudine di aver considerato questi siti come luoghi “ideali” dove smaltire ogni tipo di rifiuti – “tanto l’acqua porta via tutto!” – Niente di peggio! I FOSSI sono la linfa vitale del nostro territorio.

Anche certe pratiche agricole in prossimità di essi dovrebbero essere revisionate e soprattutto vietate, come la continua aratura e fresatura dei terreni, comportando queste una perdita considerevole, a causa dell’erosione provocata dalle acque dilavanti, di prezioso terreno agricolo e forestale. Da un punto di vista topografico la tipologia dei terreni giulianesi presenta situazioni con andamento piano con rilievi dolci e situazioni con pendenze significative ( pendii ripidi). Incentivare l’inerbimento dei vigneti e degli oliveti (utilizzando una corretta gestione della copertura) significa migliorare le prestazioni agroecologiche, garantire stabilità e ridurre i rischi ambientali. Questo perchè le colture di copertura riducono di molto l’erosione, attenuano l’azione battente della pioggia e riducono la velocità delle acque di ruscellamento. Ultimo, e non certo per importanza, il significativo apporto (naturale) di sostanze minerali delle quali le piante necessitano per lo sviluppo e la crescita. Dal punto di vista paesaggistico Giulianello mostra una certa monotonia – vigneti e oliveti – fatta eccezione per realtà assai limitate (vedi lago e dintorni) e poco o niente valorizzate.

Ideale sarebbe individuare adeguate fasce di rispetto in prossimità dei corsi d’acqua (localmente fossi), impedendo agli agricoltori o comunque proprietari di terreni con questi confinanti, la pratica di particolari lavori agricoli, con conseguente ripristino di strisce cuscinetto a vegetazione naturale permanente. Giulianello, da un punto di vista ambientale, “nasconde” potenzialità peculiari, quasi uniche – che dovrebbero essere soggette a programmi di conservazione e valorizzazione, coinvolgendo l’intera cittadinanza e soprattutto le scuole. Organizzare incontri per far conoscere e conoscersi, per sensibilizzare tutti al rispetto del nostro bel territorio il quale, nel più profondo silenzio, grida affinchè qualcuno lo ascolti. Lo scopo, quindi, dovrebbe essere quello di riuscire a integrare la natura e l’ambiente con le attività antropiche. Insomma, come ultima analisi, bisognerà estrarre informazioni utili per conciliare il punto di vista ecologico e quello economico.

Ed ora proviamo ad immaginare un “consorzio giulianese” che gestisca e tuteli il territorio (vedi monumento naturale!); proviamo anche, compatibilmente, ad associare ad esso l’obiettivo di migliorare e incentivare l’agricoltura, valorizzare i prodotti locali e promuoverne la vendita. Ultimo, proviamo a risvegliare dal lungo letargo tutti coloro che hanno voglia di fare, di impegnarsi e che credono in quei valori che rendono il nostro essere un po’ più comprensibile.

Citazione (riveduta): “I giulianesi non dovrebbero chiedersi quello che il paese può fare per loro, ma quello che loro potrebbero fare per il paese” (J.F.K.)

Claudio Conti