IL DISCORSO CHE HA SCONFITTO PER SEMPRE IL RAZZISMO

Copio ed incollo qui il discorso dell’anno, scritto da Marco De Cave (http://www.vongolemerluzzi.wordpress.com).

Il testo è stato preso da una conversazione online.

Scusate se mi metto a fare il maestrino – cosa che non mi va – ma me lo portate a fare perché tutte le affermazioni precedenti sono basate su CONVINZIONI IDEOLOGICHE e non su DATI RIPORTATI DA ENTI ACCREDITATI.
Innanzitutto, il mito per cui gli stranieri rubano lavoro.
Gli occupati stranieri nel 2012 ammontano a circa 2 milioni e rappresentano il 10,1% degli occupati totali. Sono in quei settori lavorativi che gli “italiani” rifiutano di fare. Un Rapporto della Banca d’Italia sulle economie regionali, scardina il senso comune. Agricoltura, costruzioni, ristorazione, servizi per gli anziani: settori con prevalente presenza straniera. Ma, invito ancora una volta a leggere i giornali, sì proprio i giornali, per capire come questi settori, per via della crisi, si stiano ritialinizzando. La presenza di stranieri, come prosegue lo studio della Banca d’Italia, afferma che l’arrivo di stranieri ha aumentato l’offerta di lavoro, piuttosto che diminuirla. Gli immigrati pagano oltre 5 miliardi di euro all’INPS che coprono, per ora, le pensioni degli italiani; gli immigrati, ovvero persone non italiane che hanno deciso di spostarsi e scommettere sul nostro territorio, hanno aperto oltre 100 mila imprese negli ultimi anni, in piena crisi. Guardiamo Cori e Giulianello: senza rumeni e indiani (chiedo scusa per l’estrema semplificazione che sto attuando) agricoltura, panificazione e servizi per gli anziani sarebbero morti. M-o-r-t-i. Non venitemi a dire: loro prendono di meno. Vi ricordo che sono gli italiani che pagano meno, facendo una differenziazione tra italiani e non-italiani. Quando andate a lavorare in nero nel cogliere l’uva ve lo farò notare: o non vi piace domandare?
SECONDO MITO da sfatare. Dati Istat e Caritas Migrantes (anche loro dicono bugie?) dicono che non esiste alcuna correlazione tra aumento di criminalità in Italia e l’arrivo di stranieri. Anzi, spesso la condizione di criminalità collegata agli stranieri è solo dovuta (nella maggioranza dei casi) alle assurde leggi sull’immigrazione che postulano una immigrazione sempre sul punto di diventare criminosa. Il tasso di criminalità tra gli stranieri regolari residenti in Italia che abbiano più di 40 anni d’età è inferiore rispetto a quello dei loro coetanei italiani. La ricerca conferma poi che il tasso di criminalita’ degli immigrati regolari, nel nostro paese, e’ “solo leggermente piu’ alto” di quello degli italiani (tra l’1,23% e l’1,4%, contro lo 0,75%) ma, ad esempio, e’ inferiore tra le persone oltre i 40. Quindi non si può parlare in maniera generica e senza ausilio di dati
TERZO MITO da sfatare: fanno tutto in nero e noi paghiamo le tasse. Risulta molto bassa l’incidenza degli stranieri sul totale delle denunce per reati come rapine in banca (3%) o uffici postali (6%), evasione fiscale e contributiva (5,8%), omissione dei contributi previdenziali (8%), associazione per delinquere (10,6%). Si stima (e non lo stimo io, ma studi anche statunitensi) che l’evasione in Italia equivale al 20% del PIL (prodotto interlo lordo, ovvero la ricchezza prodotta dal nostro Paese). Non credo sia un problema di immigrati: l’economia del sud, senza evasione, sarebbe scomparsa. L’evasione, poi, non nasce dalle piccole attività, ma dalle grandi società. E non sono certo straniere, ma italiane. La crisi l’abbiamo creata noi, per il nostro debolissimo senso civico. Il fatto che gli stranieri lavorino in nero deriva dall’assenza di documenti di immigrazione, persi o mai ottenuti grazie alle nostre leggi che impongono l’avere un lavoro fisso. 
Ecco la parolina magica: in un momento in cui neanche gli italiani hanno un lavoro fisso, come è possibile pretendere che gli stranieri lo abbiano? E se lo perdono? Diventano irregolari, ovvero passibili di espulsione. Ecco cosa dice la nostra fantastica legge Bossi-Fini. Allora, facciamo così. Provoco. Cacciamo anche gli italiani che perdono il proprio posto. Facciamoli diventare italiani irregolari. Ecco, cosa succede. Una guerra civile tra poveri. 
Uno studio di Boeri (noto economista italiano, uno di quelli che non sono dalla parte dei cattivi però, DI FAMA MONDIALE e ho paura se non lo conoscete!!!) fa vedere come nei grandi centri urbani italiani aumenti lo schiavismo per gli stranieri, con lo sfruttamento ad opera principalmente di datori italiani. Peccato che nessuno parli dei cattivoni italiani.
MITO DA SFATARE ULTIMO: CLANDESTINITA’ = CRIMINALITA’. La perversione di questo nasce dalla Legge Bossi-Fini, condannata anche in sede europea per la propria componente spiccatamente antieuropeista. Praticamente la logica della riforma sta nel fatto che, se hai lavoro, sei legale nel paese Italia, altrimenti hai max 6 mesi e te ne stai fuori. Dunque, in un momento di estrema crisi, vi sfido a trovare un lavoro a tempo indeterminato/determinato per uno straniero. MATEMATICAMENTE IMPOSSIBILE. Da qui la necessità di togliere il reato di clandestinità.
Poi rispondo a chi ha detto che l’Africa sbarcherà in Italia. FALSO. Il 60% dei clandestini sono in reatà turisti (quindi regolari) che arrivano in Italia mediante normale visto turistico e che, rimanendo di più, diventano “CLANDESTINI”. Questa parola risulta ODIOSA: lo sapete?? Da Lampedusa, nello scorso anno, è arrivata più o meno una quantità grande come CORI. MA VI RENDETE CONTO INVECE DI BLATERARE COSE A CASO?
In particolar modo è anche FALSO che l’Europa sia un colabrodo. Esiste una politica delle frontiere comuni che si chiama FRONTEX il cui obiettivo è la creazione di quella che in gergo viene chiamata FORTEZZA EUROPA. Ovviamente, l’obiettivo è quella di regolarizzare l’immigrazione. Purtroppo l’immigrazione, di per sè, è un fenomeno che nasce al di là degli stati nazione (a cui vedo molti commentatori e ‘likers’ sono attaccati). Vi voglio dare un esempio che vale per tutti. Tra Italia e Svezia negli scorsi due anni c’è stato un conteso per quanto riguarda la presenza di rifugiati politici. L’Italia li ha mandati in Svezia perché non se ne voleva occupare, ma la Svezia si è appellata alla corte europea dei diritti umani che, però, ha dato torto alla Svezia PERCHE’ L’ITALIA E’ INCAPACE DI FAR FRONTE ALL’IMMIGRAZIONE. SIGNIFICA CHE SIAMO UN PAESELLO DI SERIE B 
Non vi sto dicendo che le persone straniere sono tutte buone. Vi sto dicendo che il fenomeno dell’immigrazione è complesso. Cacciare non porta a nulla. Usare la polizia, telecamere, repressione ecc. come uniche soluzioni non porta a nulla. L’immigrazione è fatta di bambini con tantissimi colori che parleranno italiano volentieri se si sentissero parte di una società civile. Che non andranno a rubare se vivono in maniera dignitosa, come aspettiamo anche per gli italiani. Il parlare e dire: prima gli italiani o prima gli stranieri? Non ha senso. Dobbiamo uscire da questa alternativa distruttiva. Riformare la politica. ”

[…]

“Non si tratta di opinioni, ma fatti. Vi consiglio di leggere fonti e non di parlare in maniera generica e facile. La nostra generazione fallirà come quelle precedenti se non analizziamo in maniera critica. Basta con il minestrone. Non ce la faccio più. Parliamo di persone, di visi, di volti. Quando dite clandestino non mettete in conti che sono PERSONE, non animali, non mandrie. Si chiamano con tantissimi nomi, sono persone perbene, che cercano solo una vita dignitosa. Poi un conto è distinguere chi è un malfattore e chi non lo è. Ma queste persone hanno una dignità, avevano un lavoro: chi in Afghanistan, chi in Perù, chi in Somalia, chi in Uzbekistan. Ma l’hanno perso e vengono in Italia, ma sono ‘clandestini’ perché non sono in regola con la legislazione italiana. Non sono ANIMALI E CRIMINALI PER NATURA. Chi è un ladro va condannato, a prescindere dall’estrazione sociale. Le aspirazioni del popolo italiano (con tutte le sue bellissime sfumature) vanno difese per tutti. TUTTI. ARTICOLO 3 DELLA COSTITUZIONE.”

[…]

“La legge esiste e fa riferimento alla legge Turco-Napolitano, modificata in parte dall’intervento Bossi-Fini. Non esiste l’organicità. Gli sconosciuti esistono e anche tu sei uno sconociuto quando viaggi con gli sbandieratori: quando fai il visto e arrivi potresti, come fanno molti, semplicemente rimanere e dopo un po’ diventare clandestino. Ma ciò non significa che tu sia un ladro, ecco ciò che ti sto dicendo. Invece, a differenza di altri, tu ritorni a casa. Ciò non toglie che sei stato uno sconosciuto in Cina, Giappone od ovunque tu sia stato. Ti posso assicurare che US e Canada hanno vedute molto più limitate delle nostre e basta analizzare la legislazione che hanno (ripeto: non parliamo per propaganda, ma fatti precisi). Ci sono leggi e ne abbiamo. Le persone si muovono ed è un fatto: non puoi fermare i flussi. E’ un’idea ottocentesca delle cose. Il punto è che fa più comodo tenere quelli che tu chiami ‘sconosciuti’ in uno stato di serie B perché fa prendere voti, perché aumenta la paura. Quando sei stato in Cina o in Russia nessuno ti ha impedito di farlo e non sei stato trattato di serie B semplicemente perché europeo, perché stiamo strenuamente lottando per mantenere i nostri diritti a scapito di chi viene. Io non ho spostato, tra l’altro, il discorso. Ho preso i punti di cui tu parli e li ho sviscerati: così fa un vero anti-razzista. Il razzismo, caro Marco, e non la faccio una posizione verso di te ormai si è spostato su argomentazioni come: “mandiamoli fuori”, “lavoro per gli italiani” , “sì al reato di clandestinità”. Io rompo così tanto perché sono miei argomenti di studio, di analisi e di aspirazione. Il numero degli immigrati, se ti conforta, è diminuito drasticamente nel 2012 a causa della crisi economica (-500mila unità). Tranquillo, se ne vanno da soli perché l’Italia è diventata una terra arida per TUTTI. Ecco, il diritto a cui aspiriamo. Spero tu riesca a comprendere che una legge NON BASTA. Mettiamo anche che tu effettivamente riesca ad approvare democraticamente una legge che dice “max 200mila persone” entreranno quest’anno. Dopo cosa fai? Ti senti più tranquillo? Come la implementi la leggi? Come selezioni? Come distingui? Che accordi prendi? Chi è che ti viene a bussare a casa? Nessuno!! Nessuno più vuole stare qui in Italia. Tutti puntano alla Germania, Svezia, Norvegia, Danimarca, Finlandia. Quindi così avresti risolto il problema? Ti faccio tutte queste domande perché vorrei che tutte le persone che hanno messo un like al tuo commento ragionassero, pensassero, problematizzassero. Non si tratta di libertà di opinione, ma di opinione sensata, con fatti e analisi. Poi possiamo certamente discutere di qualunque cosa. Questo è il senso della politica. Mi dispiace se non riesci a capirmi, ma non solo me. Tante persone che stanno cercando un sogno e che neghiamo perché siamo troppo miopi per ragionare in maniera futuribile”

Marco De Cave

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