30 volte auguri Mac!

Esordiva con un Hello! il Macintosh, il computer che il 24 gennaio 1984 faceva la sua comparsa nel mondo della tecnologia e che, nel giro di un trentennio, avrebbe fatto la voce grossa nei confronti della concorrenza. All’epoca, Steve Jobs aveva solo 28 anni ma aveva già le potenzialità per dimostrare il suo spirito d’avanguardia. Quello che fino ad allora era un contenitore di elettronica e
cavi, diventava un parallelepipedo con gli «organi» tutti al suo interno, dotato di tastiera e di un altro strumento fino ad allora sconosciuto: il mouse, attraverso il quale tutto il mondo virtuale si apriva con un semplice click!. Insomma, numeri e lettere venivano sostituiti da cartelle, documenti, immagini etc. Definitivamente, il computer non era più oggetto di poche élite
conoscitrici della tecnologia, ma si trasformava in uno strumento di uso quotidiano aperto a tutti. Non solo, la bellezza avrebbe d’ora in avanti caratterizzato la produzione di questi gioiellini: ogni componente doveva essere ammirabile, coerente con il colore del resto della struttura, anche se nascosta all’occhio umano. Per gli scettici ciò avrebbe aumentato solo i prezzi. E’ vero, un design di alto livello porta a tali conseguenze, ma un oggetto – secondo Jobs – deve essere acquistato non solo perchè utile, ma anche perchè è bello. Semplicità, comodità, bellezza e rischio di prezzi alti: tutte scommesse vinte. Nel tempo il Macintosh si evolverà, le sue caratteristiche miglioreranno sempre di più. Ci abitueremo a chiamarlo Mac: sottile, un solo cavo (quello di alimentazione), ora touch – screen etc. Insomma: sempre più potente. Auguri Mac!

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