Il lago liberato

Dalle ore 10:30 del giorno 8 settembre 2013, il Monumento Naturale Lago di Giulianello ha precluso l’accesso ai veicoli motorizzati. Sarà possibile giungere al lago solo a piedi o mediante veicoli privi di motore. Eccezion fatta, ovviamente, per i veicoli di emergenza. Si tratta di un progetto voluto dal Consiglio di Comunità e dall’amministrazione comunale. Così, come Napoli ha ormai il lungomare più bello del mondo liberato dai motori, come Roma ha nei “Fori Imperiali” pedonalizzati la passeggiata più bella del mondo, anche Giulianello ha un lago godibile per quello che è: un patrimonio naturalistico di rara bellezza, tutelato in ogni sua parte da qualsiasi tentativo di cementificazione selvaggia, dall’aggressione dei pneumatici etc. Inoltre, è parte integrante della Via Francigena del Sud. Dall’8 settembre è “calpestabile” solo da coloro che apprezzano la natura, le gite in bicicletta, le passeggiate a cavallo o a piedi. Senza timore, possiamo dire che il «Lago liberato» è un evento importante non solo per la Comunità di Giulianello, ma per tutto il territorio del Lazio. Non si tratta di tutelare un patrimonio solo nostro. Si tratta di proteggere un tassello di quel residuo mosaico verde che la nostra regione ancora presenta: un Monumento Naturale appunto. La liberazione dalla schiavitù e dall’aggressione dei motori ovviamente non può bastare. Il Monumento Naturale dovrà essere costantemente monitorato, molte questioni ci sono ancora in ballo: il Regolamento, la difesa dalla Bretella Cisterna Valmontone etc. Senza poi dimenticare che, assieme al giardino di Ninfa e a Torrecchia Vecchia può contribuire a realizzare un percorso naturalistico unico nel suo genere. Insomma, la valorizzazione non si fermerà all’8 settembre. Ma il passo è comunque importante. Non che prima non lo fosse, ma da quel già tante volte menzionato 8 settembre, il «lago liberato» sarà ancor di più la nostra vita, la nostra casa, il nostro riparo. Sarà una gioia di vivere, che va vissuta fino in fondo. Sarà una di quelle tante aree pedonalizzate che ormai compongono la nostra penisola, che sempre di più verrà attraversata a piedi. D’altronde, siamo da sempre il giardino d’Europa. E come tutti i giardini, anche questo non può essere attraversato in macchina.

 

Dunque: viva il lago liberato!