In cammino…


En Marche
direbbero i francesi. In Italia ci abbiamo messo poco a riprendere quello che oggi è lo slogan di Emmanuel Macron e a trasformarlo in un manifesto politico nostrano: In cammino. Ma non sempre la traduzione genera il medesimo effetto del testo originale. In questo caso, ad esempio, davanti alle parole francesi che richiamano i cittadini all’orgoglio nazionale e ai valori della Francia repubblicana (“Marchons citoyens!” è, d’altronde, un passo dell’inno nazionale), sembra contrapporsi un In cammino che pare rispecchiare più i pellegrini delle Vie Francigene che i programmi politici. Eppure, in entrambi i casi, il segno è stato colto: è necessario non fermarsi, ma restare in movimento, perché camminare è l’unica azione che permette di adeguare noi stessi ad un mondo in continuo mutamento. In questo contesto i Comuni, le realtà che viviamo quotidianamente, non sono affatto una eccezione. Anche loro camminano, perché devono lavorare per garantire alla cittadinanza servizi di qualità e sempre adeguati alle nuove esigenze. L’11 giugno, la città di Cori e la frazione di Giulianello eleggeranno il loro nuovo primo cittadino, ponendo fine ai dieci anni di gestione del centrosinistra a guida Tommaso Conti. Alla luce di quanto detto fino ad ora, è utile comprendere se, in questo decennio, le due amministrazioni Conti si sono rese protagoniste di un processo di immobilismo del paese o di sviluppo dello stesso, sapendo coglierne le risorse e riuscendo a valorizzarle.
È doveroso premettere che, in un contesto caratterizzato da una crisi economica globale e da tagli agli enti locali, con pesanti ricadute su servizi come quelli sociali e culturali, la vita delle amministrazioni locali di tutta Italia non è stata affatto facile. A ciò, è necessario aggiungere i problemi di bilancio riguardanti le casse comunali (un aspetto che precede l’ultimo decennio di centrosinistra) e cercare di fare uno sforzo di memoria su quello che erano Cori e Giulianello fino al 2007.
Secondo molti, un buon termometro per misurare il rapporto di fiducia tra i cittadini e l’amministrazione è la percentuale di raccolta differenziata. Cori si avvia a superare il 65%, un risultato notevolissimo che ben poche realtà in Italia possono vantare (giusto per farsi un’idea di quale è la situazione negli altri Comuni: percentuale raccolta differenziata Comune per Comune). Ma tale risultato, se considerato solo una tessera di un puzzle più ampio, composto da pezzi come cultura, politiche sociali, ambiente, bilancio etc., non è sufficiente per elaborare un giudizio complessivo. È necessario considerare altri aspetti. Difficile, ad esempio, è negare che la realizzazione della nuova scuola media di Giulianello, il recupero del complesso sportivo di Stozza (recentissima è la pubblicazione del bando per la piscina: bando) più il relativo Casale sono dei successi importanti, in quanto, dopo anni di dibattiti e azioni intraprese con risultati zero, si è finalmente riusciti a donare alla comunità un impianto scolastico degno di essere definito tale, si è avviato un percorso concreto di rilancio dell’area simbolo dello sport (e non solo) locale. Obiettivi importanti, che diventano clamorosi se si pensa che sono stati realizzati in un momento in cui qualsiasi idea di grande opera viene vista come uno sperpero di denaro pubblico e non un investimento, come un danno per il suolo e non un’area da sfruttare nel rispetto della sostenibilità ambientale. Le due giunte Conti hanno saputo interpretare quel ruolo che, purtroppo, manca nella stragrande maggioranza dei casi, essendo invece la chiave necessaria per poter far camminare il paese e rispondere alle esigenze dei cittadini: la politica, intesa come capacità di saper ricercare, studiare e applicare le soluzioni migliori anche in periodi difficili, poco floridi dal punto di vista economico e della credibilità verso le istituzioni. A Cori ci sono riusciti e la popolazione, ora, può godere delle opere in precedenza accennate, certa che speculazioni non ci sono state e con un territorio, dal punto di vista ambientale, rimasto pressoché intatto.
È politica, cosa ben diversa dal voler mettere in campo finte rivoluzioni; è lavoro duro, i cui risultati spesso necessitano di anni prima di realizzarsi.
Ma il paese, ovviamente, non si ferma ai grandi traguardi raggiunti di cui si è parlato fino ad ora, in quanto si estende ad altri ambiti. A titolo d’esempio, senza alcuna pretesa di essere esaustivi, è utile ricordare che questi sono stati gli anni della nascita del Consiglio Giovani, della realizzazione della Sala – Lettura Gianluca Canale, della biblioteca Elio Filippo Accrocca come luogo pubblico proiettato verso il futuro, del rilancio dell’impianto sportivo di Giulianello…
Sì, Cori e Giulianello si sono rimesse in cammino. Di ciò, le forze politiche scese in campo ne dovranno tenere conto, se veramente vorranno puntare al buon governo.
#AmministrativeCori2017