INTERVISTA A ROBERTO DE CAVE, SEGRETARIO PD CORI – GIULIANELLO

di Marco De Cave

(versione integrale)

1)Il PD: un partito che fa vincere le elezioni, ma che si è indebolito, sia a Cori sia in forma molto più grave a Giulianello. Come si spiega?

 

Se le elezioni le abbiamo vinte a maggio quando si sarebbe indebolito? Ad agosto durante l’estate?

Non voglio sottrarmi solo per questo ad una risposta seria.

Avete visto i risultati elettorali in Sicilia dove l’astensione è arrivata alle stelle. Questo è un fenomeno che immagino verrà replicato nelle prossime tornate elettorali proprio a dimostrazione della distanza della politica dalle vicende concrete dei cittadini. Qui a Cori questa distanza è stata minima e la tornata elettorale di maggio scorso è stata di portata eccezionale sia per la partecipazione sia per i risultati. Tra i primi cinque eletti nella lista Conti, quattro PD con circa 1600 voti, che, sui 4300 presi dalla lista rappresentano circa il 35% ovvero il 50% se si considerano i soli voti con preferenza.

Il PD, peraltro, nonostante la riduzione dei consiglieri, porta a casa numeri confortanti, riportando il 58% dei voti sul totale dei voti di lista compresi quelli al solo sindaco, che diventano il 67% se si considerano i voti con preferenza, confermando 8 presenze su 11 in Consiglio Comunale con Sindaco, vice sindaco, Presidente del Consiglio e tre assessori nonostante la riduzione da 7 a 5 dei componenti della giunta.

Nella vecchia tornata elettorale non c’èra il PD ma solo Democratici di sinistra e Margherita che non hanno, evidentemente, solo sommato i voti, ma con grande sinergia li hanno aumentati confermando, anche elettoralmente, l’intuizione, la novità e la grandezza del progetto Partito Democratico.

Quindi mi permetto di dire che il Pd è una grande forza di governo che a Cori ha avuto enormi risultati grazie al lavoro di tanti e tanti militanti, amici elettori e di un ampio gruppo dirigente che si sono impegnati e che hanno creduto nella bontà del progetto e nella forza delle idee.

L’indiscusso risultato del Sindaco Conti è stato ovviamente il concentrato di tante risultanti: la buona amministrazione per i 5 anni precedenti, con tante cose fatte e tante questioni ancora aperte che andranno sicuramente a maturazione in questa consiliatura, i tanti risultati raggiunti e una dialettica sincera ed elevata all’interno del centro-sinistra composta anche di posizioni differenti.

Comunque su tutto, la formula vincente di un centro-sinistra ampio e partecipato che con Italia Dei Valori, Comunisti italiani, Rifondazione Comunista, Socialisti e MAG ha raggiunto i risultati che si conoscono.

Questi i risultati elettorali che pur essendo solo numeri hanno una loro valenza.

Sotto il profilo dei contenuti abbiamo contribuito in modo forte alla elaborazione del programma elettorale e solo come PD in un solo anno abbiamo realizzato una festa democratica di 3 giorni e ben 6 iniziative pubbliche di cui una provinciale che ha contribuito alla proposizione in consiglio provinciale di alcuni emendamenti al bilancio provinciale attraverso i nostri consiglieri e con le primarie abbiamo coinvolto migliaia di persone.

Poi certo ci sono anche i problemi, tutti interni al partito e molte volte legati a logiche nazionali di schieramento quando non provinciali. Sono questioni che non mi entusiasmano e che allontanano dalla politica i cittadini. Facciamo primarie ogni anno e quindi si replicano le tornate elettorali, abbiamo un segretario di circolo dimissionario e non abbiamo ancora trovato una soluzione sul circolo di Giulianello che comunque è stato un anello importante della catena elettorale, questo a dimostrazione della classe dirigente diffusa e della responsabilità di tante altre persone che in piena campagna elettorale hanno comunque contribuito e lavorato. Il dibattito interno molte volte è schiacciato dalle esigenze elettorali ed infatti in 5 anni amministrative, regionali, europee, 5 volte elezioni primarie per segretario provinciale, regionale e nazionale. Quindi molte volte un dibattito per mozioni, documenti e schieramenti che lascia forse poco spazio a riflessioni più profonde.

Il PD di Cori nell’ultimo anno è stato anche: “riflessione sulla grande viabilità e sull’assetto idrogeologico del paese”, convegno realizzato a gennaio 2012. Il PD è stato anche: “riforme istituzionali, quale futuro” incontro dibattito sui temi alti della politica con gli on.li Sesa Amici e Claudio Moscardelli e, più indietro nel tempo, ricordo iniziative sul turismo, allora era segretario Paolo Centra, sulle manovre finanziarie in un sala gremita al centro congressi “ponte della catena”, insomma non siamo mai stati fermi.

Oggi mi sembra che oltre ai pettegolezzi su su aree, documenti e segretari di circolo dimissionari sia necessario parlare di etica, di morale, di serietà nell’amministrare, di riforme, di costi della politica, di sviluppo sostenibile e della crisi che ci circonda.

Cosa farà Cori in un sistema dove i piccoli comuni dovranno gestire in forma associata i propri servizi, cosa farà Cori in un sistema dove la distanza dell’istituzione provinciale raddoppia con l’unificazione delle provincie, cosa farà Cori in un sistema economico completamente destrutturato ed imploso tipico della pianura pontina che oggi non assorbe neanche più posti di lavoro?

L’intero sistema sociale, del lavoro e del tessuto produttivo della provincia di Latina va ripensato, ed oggi rischiamo di essere marginali sia rispetto ad essa sia, ovviamente, rispetto alla provincia romana.

Sono questi i grandi temi che il Pd affronterà nei prossimi mesi oltre ovviamente alle immancabili primarie.


3)Il PD e la sua coalizione. Quali gli equilibri? L’attuale giunta si è presentata con un programma alle elezioni. Quali le cose fatte?

Sulle politiche interculturali non abbiamo sentito granché. Che significa?

L’assessorato alle politiche sociali è guidato da una persona testarda, con le idee chiare e con vaste capacità, Chiara Cochi.

Il lavoro già svolto in passato dalla stessa e dal precedente assessore e quello che va svolgendo ha sempre un’attenzione specifica all’interculturalità che è tema a mio avviso trasversale a tutte le politiche messe in campo dall’amministrazione. Cori è città “multicolore” e lo avvertiamo nelle scuole, nel sistema produttivo e nelle relazioni di ogni giorno.

Le attenzioni sono molteplici e il lavoro svolto dall’assessorato ai servizi sociali è di forte impatto: lo sportello per gli immigrati è un servizio essenziale nella nostra comunità, il progetto della Scuola di Cittadinanza per il reinserimento dei giovani extracomunitari, il Servizio Civile e i tanti corsi di lingua avviati negli anni passati dall’amministrazione sono solo alcuni dei progetti già messi in cantiere e per il futuro terremo premuto l’acceleratore sui temi dell’integrazione, della multiculturalità e dell’interculturalità.

Non possiamo dimenticare un altro aspetto: Cori ospita due eventi estivi tutti tesi allo scambio culturale, due grandi festival del folklore che permettono non solo di “respirare i profumi del mondo” ma di “contaminare” le nostre esperienze, di arricchirci e colorare il nostro pensiero.

 


4)Dialettica sindaco-segretario: la prima spaccatura c’è stata sulle bretella Valmontone-Cisterna. Qual è il ruolo del partito in tutto ciò e qual è la linea ufficiale sulla stessa?

 

Se non si conosce la storia, quantomeno ultima, sull’intera vicenda è ovvio che si possa fare confusione sui ruoli e sulle posizioni degli attori istituzionali.

Permettetemi una piccola digressione sulla terminologia utilizzata. Il termine “spaccatura” viene utilizzato normalmente da chi concepisce la società come complesso di “monadi” (isole separate) che non non dialogano ma combattono, si spaccano, vincono o periscono. Si tratta di una visione passata, oggi abbiamo l’intetesto, la multiculturalità e penso che ogniuno di noi sia “nodo di una stessa rete”. Ciò posto nessun conflitto esiste tra il sottoscritto ed il Sindaco Conti il quale ha posto un elemento si sana riflessione. Ma andiamo con ordine.

Il PD regionale ha fortemente sponsorizzato la bretella Cisterna – Valmontone come complesso di un sistema più grande legato al corridoio tirrenico cioè l’asse Roma – Latina. Io ritengo si tratti di un grande momento di sviluppo del tutto in linea con quanto sostenuto in Consiglio regionale dal PD ed in linea con quanto sostenuto dal PD provinciale. Il Sindaco Conti rileva come sia necessario superare il concetto di “sviluppo uguale cemento”. Non necessariamente lo sviluppo deve passare attraverso nuove costruzioni, bretelle o corridoi e quindi il dibattito aperto dal Sindaco è un dibattito alto, non di “spaccatura” con il segretario o viceversa, ma di sfida a ripensare lo sviluppo, a ripensare l’intervento sul nostro territorio e a ristabilire un rapporto tra natura e comunità organizzata. Qualcosa in più che un si o un no alla bretella e qualcosa in più tra spaccatura o linea (termini molto ideologici) da seguire. Penso che la scommessa vada raccolta e ciò nonostante ritengo, io personalmente, come altro nodo di una stessa rete, che gli interventi descritti siano di forte impatto sociale sotto il profilo della sicurezza, della fluidità del traffico, dell’economia e siano pienamente compatibili con un sviluppo sostenibile del nostro sistema ambientale. La posizione del Sindaco Conti penso riesca ad illuminare aspetti di fondamentale importanza dell’intera vicenda determinando così l’apertura di una istruttoria approfondita e sviscerata in ogni sua parte.

 


5)PD e MAG: un rapporto importante per il territorio. Esiste un 
programma di comune accordo sull’Asbuc? Immagina che in futuro si possano generare dei dissidi? Se si di quale natura?

 

PD, MAG, PSI, Italia dei Valori, Comunisti Italiani e Rifondazione Comunista, questo un rapporto importante per il territorio. Una coalizione che ha governato per 5 anni prima senza il MAG e poi con il contributo importante dello stesso movimento. Questo a significare la capacità di aggregazione non solo del candidato Sindaco ma di tutta la coalizione. Il programma comune sull’ASBUC è proprio di tutta la coalizione e ad oggi non ci sono dissidi. Magari posizioni differenti che all’interno della Giunta Comunale e della maggioranza vengono composti. Questo vale per tutti.

Vedete: idee, intuizioni, visioni, progetti e valutazioni sono propri di tutti gli operatori politici e l’intelligenza politica sta nel trovare l’unione tra le diverse e differenti ricchezze di contenuti che insieme possono dare una soluzione al paese e non nel privilegiare, come di voi, le “spaccature”. La politica serve a governare e a risolvere problemi concreti. Tutti fino ad oggi hanno messo al servizio reciproco e a rete le proprie idee e le proprie capacità e questo, ad oggi, risulta essere una ricchezza inestimabile.

 

L’Acropoli

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