INTERVISTA AL SINDACO DI CORI TOMMASO CONTI

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di Marco de Cave e Angelo Cioeta
(L’ACROPOLI)

  • Avv. Tommaso ContiCultura: da cosa deriva la scelta di dividere l’assessorato in due figure? Da molte parti ci si lamenta dell’assenza di una linea strategica in campo culturale e l’assenza di una proiezione di Cori verso l’esterno…A me piaceva partecipare all’elaborazione delle politiche culturali, so però che la mia posizione di sindaco non avrebbe permesso di fare tutto il lavoro. Quindi, da qui deriva la nomina di un delegato. Esiste poi una commissione cultura che dovrebbe coadiuvare nell’elaborazione delle politiche culturali. Lamentarsi è semplice, ed è tipico degli operatori culturali. In questo paese, quando siamo arrivati al governo c’era una biblioteca chiusa, a Giulianello non esisteva nessun luogo di aggregazione culturale, adesso mi sembra sia diverso, il museo era pressoché chiuso. Per cinque anni abbiamo dato a questa paese una mole notevole di attività e appuntamenti culturali, non sto nemmeno qui a ricordarli, sarebbe troppo lungo ( Scalfari, Pennacchi, Elio Filippo Accrocca, officine culturali e delle arti, crete di Caprifico, mostre e presentazioni di libri) . Era sorto qualche equivoco con il direttore del Museo, ora sanato (anche se bisognerà cominciare a pensare ad una figura in grado di sostituirlo, come da lui stesso richiesto, perchè non potrà continuare a ricoprire il ruolo ancora a lungo causa altri impegni). È inesatto dire che Cori non abbia proiezione all’esterno. Il 29 marzo a Giulianello c’era Rai Educational – promosso da Ambrogio Sparagna – a girare un documentario sulle donne della passione, grazie alla grande azione svolta da Raffaele Marchetti nella elaborazione delle politiche culturali a Giulianello. Il Comune ha poi partecipato al lancio di manifestazioni rivolte verso prodotti importanti come il Nero Buono di Cori (manifestazione tenutasi poco tempo fa), a Stoza si è tenuta poco tempo fa una manifestazione di rilievo provinciale sull’olio, entrambe con il fondamentale apporto dell’amministrazione. Il Comune ha elaborato l’idea del casale di Stoza, che servirà a dare respiro ai prodotti tipici, iniziativa che camminerà grazie alle gambe di una importante impresa locale. Perseguiamo da sempre una strategia, quella della difesa del territorio e del lancio delle valenze colturali, culturali e tradizionali locali; quindi penso che non la colga solo chi non vuol coglierla. Ci stiamo contrapponendo a interessi forti come l’apertura di nuove cave sul territorio; è la prima volta che si fa in sessanta anni. Abbiamo migliorato alcuni luoghi del centro storico e restaurato beni artistici ( Tempio d’Ercole e Chiostro di S.OlIva). Quella di dare all’esterno la gestione dei “servizi culturali” ad un’associazione di giovani coresi, che si specializzassero ed elaborassero competenze,è un’idea che abbiamo maturata noi.
  • Ancora cultura. Come spiegare le istanze di dimissioni del direttore scientifico del museo? Può la gestione della biblioteca E.F Accrocca e del Museo essere a livello di volontariato? I 50mila€ promessi in campagna elettorale sono stati erogati o no?Il Direttore del Museo aveva lamentato una serie di mancanze nella gestione minima, per esempio la custodia delle chiavi, l’omessa manutenzione di alcune aree. Tali rimostranze sono state accolte, per cui il Direttore ha dato la disponibilità di assumere ancora questo ruolo per altri due o tre anni. La convenzione sarà rispettata e gli arretrati verranno pagati, qualcosa già da questo mese il debito verrà pagato. . È vero, finora non c’è stata, ma i tempi sono gravi. Non so se riusciremo a mantenere a quel livello la convenzione. I 50mila euro non sono stati promessi in campagna elettorale. Sono stati inseriti nella Convenzione e stanziati al momento dell’approvazione.
  • Cambiamo argomento: qual è la relazione tra amministrazione e attività produttive locali, soprattutto in termini di ricaduta occupazionale giovanile? L’iniziativa, ci dicono alcuni, rimane sempre privata…Bisogna sempre ragionare nel quadro generale in cui operiamo. Viviamo in un quadro di destrutturazione delle strutture pubbliche e degli enti locali. Il governo nel 2009 ha cominciato gradualmente ad eliminare le strutture di collegamento tra enti locali e comunità. Il Comune, è l’unica vera istituzione italiana che ha una storia che parte da lontano, di lunga tradizione . Le regioni e le province sono venute molto dopo, non hanno legami con la realtà locale, sono lontane; per me le province potrebbero anche essere abolite e non ne sentirebbe la mancanza nessuno. Il governo di Berlusconi ha portato ad una lenta agonia, i Comuni. Taglio dei dipendenti, taglio dei trasferimenti erariali, trasferimento di poteri senza risorse, quali i poteri in materia di ordine pubblico. A Cori sono stati tolti, per esempio 1 milione e mezzo di €. in tre anni. Adesso fanno il decreto salva debiti per restituire quello che era stato tolto prima; se non lo avessero tolto non saremmo in queste condizioni. Collochiamo tutto questo in una situazione di crisi in cui le persone non pagano più le tasse ( o ne pagano meno ) perché non hanno soldi. Dopodiché il Comune con questo dovrebbe fornire i servizi culturali, i servizi scuolabus, mensa, di manutenzione delle scuole, delle aree verdi, delle strade. Chi non vede quello che è successo in questi cinque anni è cieco. Eppure lottiamo per mantenere i servizi e quasi nulla è stato tagliato, anzi.In questo quadro dovremmo promuovere anche le attività di privati? Lo facciamo, abbiamo forti rapporti con le realtà economiche locali, le attività di promozione le abbiamo pagate anche noi, sebbene è vero che l’iniziativa talvolta parta dai privati. I privati non possono lamentarsi, la difficoltà che viviamo è anche e soprattutto per il pubblico. Non mi sembra in definitiva che abbiamo cattivi rapporti con le attività produttive. Per l’occupazione ci vogliono forti investimenti, privati. C’è un piano importante da parte di una società primaria nel settore sanitario per la realizzazione di una RSA e per la creazione di un borgo protetto per l’assistenza a pensionati, anziani, persone in stato di difficoltà. Quello è un investimento per il quale siamo d’accordo. Questa è occupazione. Dopodiché, l’unica opera che si può fare è creare una nuova cultura per l’imprenditoria agricola. Siamo già in contatto con il nuovo assessore regionale, Sonia Ricci, che verrà a Cori tra qualche giorno. Li ci può essere la creazione di nuova occupazione. D’altronde dobbiamo pensare che nei prossimi 20 e 30 anni insediamenti industriali qui non ce ne saranno più.Per fare una provocazione e rispondere ad una intervista pubblicata su questo giornale qualche tempo fa, il comune non può diventare “boscaiolo”, come si possono aprire le segherie? Il Comune ha tanti ettari di boschi che, periodicamente, ogni 15 – 20 anni si tagliano (si chiama ciclo colturale del castagno e non assalto all’ambiente). Purtroppo non abbiamo la tradizione di imprese come in luoghi anche a noi vicini e allora cosa possiamo fare ?
  • Giulianello è diventato un po’ il simbolo della difesa dell’ambiente. Cosa ne è rimasto del progetto del Centro Commerciale Naturale? Cosa ci dice sulla bretella Cisterna-Valmontone: si farà mai?
  • Centro Commerciale Naturale era un progetto regionale senza avvenire, non ha avuto nessuna influenza. Quei pochi soldi che siamo riusciti ad ottenere hanno portato a piccoli intereventi ma niente di risolutivo. ALcuni interventi sono privi di senso. Prima di fare un centro commerciale naturale, infatti, si deve piuttosto recuperare la pavimentazione, l’illuminazione, ci deve essere la presenza di un’isola pedonale. Ma l’isola pedonale può esistere fintanto che esistono parcheggi per le auto. Non possiamo pensare quindi ad un centro commerciale solo mettendo alcune insegne e panchine. Per il lago stiamo provvedendo alla chiusura del transito carrabile al lago se non ai proprietari dei fondi agricoli. Quella sarebbe un’area da tutelare: dal 2007 non ci sono state vere azioni amministrative, ma soprattutto manifestazioni. Quest’area rischia non solo per la bretella (forse siamo riusciti a far spostare leggermente il tracciato), ma rischia soprattutto per le cave a Roccamassima. Il comune di Roccamassima ha accettato, a differenza di Cori, l’apertura delle cave, anche perchè non gravano sul territorio di Roccamassima ( a livello paesistico). Gravano sul territorio di Cori e Giulianello. Il territorio dovrebbe cominciare a fare sistema. Si dovrebbe elaborare un pacchetto di promozione turistica unica: Cori, Roccamassima, Norma e Sermoneta, Ninfa. Ecco che significa politiche del territorio comune. I comuni dovrebbero essere in grado di parlarsi. Sto per scrivere una lettera ai sindaci vicini per chiedere politiche coordinate.
  • Patto dei sindaci, finora rimasto un atto amministrativo o qualcosa è stato fatto? Se sì, cosa? Come si muoverà da qui a 4 anni l’amministrazione sulla sostenibilità?Patto dei sindaci e 100 sindaci per la bellezza. Si possono fare, ma poi? Per esempio io sono per l’acqua pubblica, ma poi c’è una convenzione trentennale con Acqualatina, un ambito territoriale istituito per legge… Che cosa fanno questi cento sindaci per la bellezza, poi? Le uniche azioni sono quelle concrete. Noi abbiamo approvato un Piano Regolatore Generale che, quando siamo entrati noi, prevedeva una crescita dell’ ‘85%. Noi l’abbiamo ricondotta al 15%. Cori aspettava questo piano dal 1984. Con l’ 85% di crescita si sarebbe dovuto costruire un altro paese. Ma vi pare possibile ? Quando siamo arrivati noi ci siamo trovati di fronte a questo scenario. Cinque anni sono stati necessari per ricondurre il piano ad una logica di crescita normale e sostenibile. Per me, la prossima variante dovrebbe avere crescita zero, solo recupero dell’esistente. Quel piano conteneva la realizzazione di una serie di interventi all’interno del Monumento Naturale Lago di Giulianello. Si parlava di interventi di carattere turistico: realizzazione di alberghi e cose del genere. L’area sarebbe stata compromessa. Bisogna ringraziare oltre al nostro risolutivo intervento, anche i proprietari se, fino ad oggi, l’area non è stata compromessa.
  • Immigrati: sono considerati da questa amministrazione una risorsa?L’altro giorno parlavo a casa in famiglia. Sentivo dire questo: parecchi immigrati in particolare rumeni se ne stanno ritornando a casa perché non trovano lavoro. Tanti auspicavano che se ne andassero e ora saranno contenti! Purtroppo stiamo morendo di inattività, di disoccupazione. Sarebbe stato meglio che restassero. Questo movimento di persone avviene in momenti della storia positivi. Avere immigrazione è un segnale positivo . A Cori c’è una certa tradizione dell’accoglienza, le scuole di lingua, lo sportello di servizi presso il Comune. Il livello dei servizi è stato sempre abbastanza presente. Ma, è anche vero che noi abbiamo: il Consiglio Comunale, il Consiglio dei Giovani e il Consiglio della Comunità di Giulianello. In un paese di 11mila abitanti abbiamo quattro Consigli. Prima si era discussa la presenza di un consigliere comunale aggiunto, ma non è stato fatto nulla per il fatto che i cittadini rumeni sono diventati europei e quindi possono regolarmente concorrere in elezioni amministrative. Certo una forma di consultazione andrebbe introdotta. Certo, una qualche forma di consultazione va realizzata senz’altro.
  • A che punto siamo con la trasparenza amministrativa?C’è un sito in cui sono pubblicati tutti gli atti previsti per legge. “Merolla e Conti più trasparenti”, era un titolo del Messaggero durante le scorse elezioni. Forse si saranno sbagliati. Noi diamo indicazioni di carattere politico, la traduzion e in atti è compito dei tecnici. Noi abbiamo dato indicazioni di dare massima trasparenza agli atti amministrativi. I tecnici mi garantiscono che pubblichiamo assolutamente tutto quello che la legge ci richiede. È stata pubblicata una classifica dal Caffè di LT. Noi eravamo al 9° posto in provincia di Latina , su 35 comuni . Però in quella classifica erano segnati solo i Comuni con un minimo di trasparenza Mi si dice che si potrebbero evidenziare meglio gli atti sul sito, io non sono in grado e forse non mi compete anche lavorare sul sito; ma comunque gli atti sono pubblicati secondo ciò che la legge richiede. Nel prossimo consiglio comunale ci adegueremo anche alla legge anticorruzione. Ma
  • il problema della corruzione è culturale, non lo si risolve solo con le leggi. In alcuni contesti se non c’è la cultura, le norme verranno sempre tutte eluse.
  • Da qui a 4 anni, cosa prevede che succederà? Non succederanno grandi cose. Se l’economia si riprende, ci potrà essere qualche investimento in più. Spero in un miglioramento dello stato dei centri storici, in qualche finanziamento per la tutela idrogeologica. Ma non ci saranno grandi cose. Confidiamo nel nuovo governo Zingaretti alla Regione, così come abbiamo confidato in Marrazzo. Ma non sarà semplice per nessuno la partita del cambiamento e il governo in queste condizioni.
  • Sulla situazione del manto stradale a Cori e Giulianello, come risponde? Ci sono stati 3-4 mesi di pioggia incessante. Adesso con il ritorno della primavera faremo qualche intervento. Nuove asfaltature totali temo che non ce ne saranno. Ci saranno soprattutto interventi di recupero del manto stradale. Sul Casalotto siamo riusciti ad ottenere uno stralcio dei finanziamenti. Senza i soldi in mano le ditte non lavorano più. Dall’8 aprile partirà il rifacimento del muro del parcheggio degli autobus di Cori Monte. La manutenzione del Ponte della Catena apparterrebbe al Consorzio di Bonifica. Sicuramente è un’area che ha bisogno di pulizia. Il Centro Storico mi sembra abbastanza dignitoso. Certo, se ci fosse una maggiore cura da parte dei cittadini sarebbe ancora meglio. Mi fa molto ben sperare la risposta delle associazioni e la grande opera di volontariato che sta svolgendo Legambiente ed altre associazioni nella cura di alcuni spazi pubblici.
  • Ci sono poi situazioni come l’ eternit, le discariche abusive… Per smaltire l’eternit ci vogliono un sacco di soldi. La pulizia delle discariche abusive è un problema annoso; per ripulirle bisognerebbe stanziare centinaia di migliaia di euro, cosa attualmente impossibile. E’ una situazione difficile. Parliamo di situazioni incancrenitesi negli anni. Abbiamo messo una tele camera mobile con la Guardia Forestale. Questa è stata collocata a Via della Stazione, ma è stata distrutta. Un territorio così ampio con 6 vigili, più un comandante che arriverà a maggio, non è impresa semplice. Fa più danno uno che sporca piuttosto che 99 che si comportano bene. Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce, però io confido nella foresta che cresce, che sosterrà anche l albero che cade.
  • Cosa farà Tommaso Conti dopo il secondo mandato? È dal 1999 che sono nel Consiglio Comunale. È opportuno che si crei nel paese, nel tessuto sociale, un ricambio. Esistono in consiglio comunale già delle risorse, specie in maggioranza, all’opposizione per ora non vedo nulla. Altro ricambio deve però nascere dalla maturazione di una classe dirigente nuova e che maturi delle competenze. È un lavoro non semplice. Nessuno nasce imparato, come disse una volta un presidente del consiglio comunale. Occorre che una generazione di giovani si interessi per maturare le opportune conoscenze in modo da avere un ruolo nella città. Non si passa solo per ruoli istituzionali, ma anche attraverso una partecipazione alla vita pubblica più ampia. Quello ch e fate voi serve ad apprendere Auspico che non tornino quelli che c’erano prima di me: sarebbe un tornare indietro per il paese clamoroso ed esiziale.
  • Il M5S a livello locale le fa paura? Lo conosco solo a livello nazionale. Non ho paura dei movimenti, anzi do il benvenuto alle cose che si muovono in politica. Quello che invece mi preoccupa è che non ci si assuma la responsabilità e che si voglia unicamente camminare sulle macerie
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