La novità “mancata” del M5S e il futuro della politica a Cori

Foto LaPresse/Emiliano Albensi
15/11/2013 Melfi
Grillo in Basilicata per Succede Tour
Nella foto: uno dei momenti del tour di Beppe Grillo in Basilicata. Grillo è arrivato nella regione lucana per sostenere la candidatura di Piernicola Pedicini alle elezioni regionali. Qui il leader del Movimento Cinque Stelle incontra i cittadini davanti a Fenice, l’inceneritore dell’indotto Fiat di Melfi.Foto LaPresse/Emiliano Albensi
15/11/2013 MelfiMovimento 5 Stelle party leader Beppe Grillo campaign in Basilicata
Diciamo subito una cosa: farsi rifiutare una lista elettorale perché si è cercato di rispettare il numero minimo di candidature conteggiando anche quella del candidato a Sindaco, è un errore abbastanza grossolano, che potrebbe mettere in dubbio le capacità di gestione della cosa pubblica da parte di chi si propone al Governo della città. È l’errore compiuto dal M5S, che di fatto ha già terminato la sua corsa alle amministrative. Altra considerazione: è risaputo che le liste del M5S, prima di poter cominciare la loro corsa elettorale, devono ricevere la certificazione del garante del partito, che risponde al nome di Beppe Grillo. Il fatto che, in tale sistema, non sia stata fatta notare questa piccola ma fondamentale lacuna, non può far altro che destare stupore e clamore, specie quando si parla di un partito ligio alle regole, pronto a far le pulci (legittimamente) anche in aspetti poco rilevanti della vita politica e pubblica.
Al di là di questi aspetti e delle idee che si possono avere sul M5S, l’esclusione della lista non è una buona notizia per il panorama politico locale. La presenza di una novità avrebbe favorito maggiori spazi di pluralismo, un livello propositivo – da parte della politica – più elevato, che avrebbe offerto ai cittadini di poter andare oltre il tradizionale confronto tra centrodestra e centrosinistra. È bene far notare che non si sta parlando di una cosa nuova. Già 5 anni fa ci provò Angelo Palliccia a realizzare “una terza via”, ma il risultato fu abbastanza modesto, in quanto la sua lista raccolse 189 voti, a fronte degli oltre 6mila presi da Cristina Ricci e Tommaso Conti (link: http://www.comune.cori.lt.it/pdf/elettorale/anno_2012/voto/cori%20definitivi.pdf). Era però il 2012 e la situazione politica nazionale era molto diversa. Giusto per dirne una, il M5S si sarebbe affermato in Parlamento “solo” nel 2013. Oggi, i Grillini hanno consolidato le battaglie che li identificano (es.: le lotte agli sprechi), governano diversi Comuni e città come Roma e Torino. In più, è necessario evidenziare l’emergere prepotente delle liste civiche, che già in Provincia di Latina ha portato a vittorie più o meno clamorose (vedasi l’affermazione di Latina Bene Comune). Infine, non è assolutamente da trascurare l’appiattimento della vita politica locale, ove i partiti sono ormai ridotti a comitati elettorali, pronti ad attivarsi solo nei momenti in cui ci sono da vincere le elezioni. Dal 2012 ad oggi, gli schieramenti tradizionali non hanno sentito affatto la necessità di attivarsi sul territorio, limitandosi a presentare “uomini di punta” durante le tornate elettorali. Il M5S poteva essere il buco in questo alone di monotonia politica, il motore propulsore di una nuova e vivace partecipazione alla vita pubblica. La mancata presentazione della lista, molto probabilmente, se non annullato, ha perlomeno posticipato questo momento di rottura. C’è infatti un rovescio della medaglia da considerare. A partire dal post – elezioni, il M5S avrà 5 anni per preparare il terreno per le prossime amministrative locali. Si tratta di un tempo ragionevole, sufficiente per conoscere meglio il territorio e tessere validi rapporti con le realtà locali. Se riuscirà a fare questo, il M5S potrà far “dimenticare” tranquillamente la “macchietta” di questa sessione elettorale e costringerà a mettere in guardia le altre forze politiche. Dai prossimi mesi, insomma, qualcosa potrebbe cambiare. D’altronde, una politica così triste e silente è un danno per la comunità. Giusto per dirne una: qualcuno si è accorto della presenza dell’opposizione in questi ultimi 5 anni?