Con l’idealismo dei vent’anni…

Greta Ramelli e Vanessa Marzullo (Fotogramma)“Con l’idealismo dei vent’anni”… In Italia pare quasi una colpa essere giovani. Eppure, nel 1918 fu la leva del 1899 a contribuire alla vittoria di Vittorio Veneto; ventenni furono coloro che sacrificarono la propria vita durante la resistenza contro il nazifascismo; sono coloro che, secondo Enrico Berlinguer, se ” (i giovani) si organizzano, si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e con gli oppressi, non c’è più scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull’ingiustizia”; sono coloro che con il progetto ERASMUS, che facendo esperienze in Europa stanno contribuendo giorno dopo giorno a costruire il più grande progetto di pace e integrazione della storia: gli Stati Uniti d’Europa.  Sono coloro che, con le parole di Roberto Vecchioni, “difendono un libro, un libro vero così belli a gridare nelle piazze perché stanno uccidendo il pensiero” (in pillole: la Costituzione, la nostra Carta fondamentale)… Non voglio essere l’artefice di un conflitto generazionale, perchè sono assolutamente convinto che l’Italia possa ripartire solo con il rispetto tra chi ha venti, trenta, quaranta, cinquant’anni etc. Parlare così cinicamente di due ragazze, che sicuramente non sono esenti da colpe (ma l’anagrafe non c’entra nulla), è veramente atroce per loro, per chi lo dice, per la famiglia che sta in angoscia giorno dopo giorno per la loro sorte, e per tutto il Paese Italia, che ormai da tempo ha perso di vista i propri figli e sa solo bollarli come idealisti, inesperti etc.

Chissà, se ad essere rapiti fossero stati due settantenni cosa si sarebbe detto: forse sarebbero stati colpevoli di andare in Siria ad una età troppo avanzata… Anzi no: a partire da una certa età si può tutto…

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