Matteo Renzi e l’illusione della vittoria

Matteo Renzi era riuscito a costruirsi un’immagine da uomo vincente, quasi un’Achille che potevi uccidere solo colpendolo al tallone, l’unica parte del corpo che la madre non bagnò durante l’immersione nel fiume Stige, per renderlo invulnerabile. Le premesse di una carriera politica costellata soprattutto da successi sembravano esserci tutte, per il politico proveniente da Rignano sull’Arno: Primo Cittadino di Firenze, il cui governo della città sarà portato come un cavallo di battaglia per ottenere ulteriori riconoscimenti; Presidente della provincia omonima; rapida scalata del Partito Democratico, culminata con la sua elezione a Segretario Nazionale nel 2013; Presidenza del Consiglio e storica vittoria alle Europee, con il PD che va oltre il 40% dei consensi, un punto mai raggiunto in passato. Eppure… (per continuare a leggere, cliccare qui: https://issuu.com/walkietalkie/docs/frequenze_06__1_/4