DUE PESI E DUE MISURE

Il 21 novembre 2014, alle ore 02:00 circa, il 28enne cittadino di Cori Pascariu Sebastian ( nazionalità romena ), veniva colpito da 7 colpi di arma da fuoco sparati da Pasquale Bruno, presso il Vicolo Straccia (Cori). Pasquale Bruno ed altri erano stati importunati da Pascariu Sebastian, in evidente stato di alterazione psico – fisica. Il Bruno reagì malmenandolo e, non soddisfatto, il giorno dopo decise di completare l’opera: sette pallottole e vendetta completata. L’autore della sparatoria è stato ora arrestato dai carabinieri del Reparto Territoriale di Aprilia e sarà giudicato con rito abbreviato per tentato omicidio. Fosse finita qui: durante le perquisizioni, presso la casa del Bruno, il fratello (18 anni) e la compagna (20 anni), venivano beccati con 118 grammi di cocaina, 409 grammi di sostanza da taglio, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi. Accusati di detenzione illecita di stupefacente, ora sono in attesa di giudizio. Per approfondire: http://www.h24notizie.com/2014/12/agguato-a-cori-arrestato-26enne-per-tentato-omicidio/ (link da cui è stato tratto questo sunto).
Insomma, capita che anche un italiano possa «cascare» nella delinquenza. Sicuramente il cittadino romeno non è esente da colpe, ma arrivare ad attentare alla vita di una persona è un atto che non deve essere giustificato in nessun modo. E’ da chiedersi dove sono andate a finire, davanti a questo atto, tutte quelle persone pronte a scendere in piazza (a Roma) per «la sicurezza della città» e contro «la delinquenza rom». Certo, Cori è un paese di circa 10mila abitanti, e nessuno pretende una «presa di posizione» di Matteo Salvini (forse se accadeva il contrario sarebbe addirittura venuto nel nostro Comune). Ma almeno coloro che il territorio lo vivono, che quotidianamente «monitorano» ogni minimo movimento di uno straniero, pronti a condividere sui social networks qualsiasi reato compiuto da chi non è italiano, gli arrivi di massa con i barconi etc., avrebbero potuto dire qualcosa. Evidentemente, ci sono due pesi e due misure. Contenti loro; noi proseguiamo per la nostra strada di uguaglianza e solidarietà.

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