SCHETTINO, PINOCCHIO & LUCIGNOLO

Sembrava una notizia di lercio.it, una di quelle «bufale» messe in giro dalla rete e che i “fessacchiotti” non esitano a far girare, indignandosi e lanciando parole colorite. Invece, per una volta, i fessacchiotti potevano rendersi protagonisti di un bellissimo fatto: scambiare la notizia vera per bufala e divulgarla. Non è successo, pazienza. Però il fattaccio resta: l’ex comandante della Costa Concordia, Schettino, ha tenuto un intervento per spiegare «dal suo punto di vista, cosa è accaduto nella notte del naufragio e sulla gestione di quei momenti di panico » (fonte: corrieredellasera.it ). Era il 5 luglio; l’occasione: «ll seminario “Dalla scena del crimine al profiling” organizzato nell’ambito del Master in Scienze criminologiche e psicopatologico-forensi della facoltà di Medicina », tenuto dal docente e criminolo Vincenzo Maria Mastronardi. Proprio non ci si riesce a non fare figuracce, a essere un Paese normale. Non ci basta aver creduto e votato più volte un plurindagato e pregiudicato; non ci basta di aver dato retta alla miracolosa «democrazia della rete», dove basta un click da casa per cambiare il mondo… No, non siamo mai contenti. O meglio, siamo incontenibili. Ora permettiamo all’artefice di un disastro (32 morti, 110 feriti, 1 disperso), ancora sotto processo, di parlare davanti agli studenti di gestione del panico. Lui si difende sostenendo di essere un esperto del settore (!). Ma guarda un po’, in un Paese di 60 milioni di persone non si è riusciti a trovare una persona esperta di «gestione del panico», che non si è mai macchiata di crimini del genere. No, serviva il comandante Schettino, quello secondo cui il detto «il capitano è sempre l’ultimo ad abbandonare la nave» va (quasi) ribaltato. Eravamo il Paese di Dante, Leonardo, Raffello, Michelangelo etc. Ora qui, al massimo, ci possono vivere Pinocchio e Lucignolo.

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