(S)Comunicato Politico n.2: M5S, il sacrificio premia

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Non è facile mandare giù il fallimento di queste elezioni amministrative. Dopo il boom delle politiche, sembrava cosa fatta un successo del M5S in ambito locale. Invece non è stato così. In qualunque parte d’Italia si votava, il risultato migliore del «nuovo che avanza» è stato un mesto terzo posto, alle spalle di PD e PDL, restando così fuori da tutti i ballottaggi. Si dirà: il M5S ha aumentato i voti rispetto alle amministrative del 2008; il risultato non possiamo confrontarlo con quello di febbraio. E’ vero solo in parte: un conto sono le politiche, un altro sono le amministrative. Riguardo l’aumento dei voti rispetto a 5 anni fa, siamo d’accordo. E siamo d’accordo anche sul fatto che i partiti tradizionali hanno ridotto ancor di più il loro bacino elettorale. Ma tutto ciò è un lenitivo. Nessuno dimentica infatti che, fin dalla sua nascita, il M5S ha conosciuto un costante incremento dei voti, in qualsiasi tipo di elezione. Addirittura, è arrivata alla conquista di Parma e di qualche altra città minore. E solo i più ciechi potevano non prevedere un successo alle politiche. 25% : sembravano cambiate veramente le cose; d’ora in avanti la vecchia politica avrebbe fatto i conti con una nuova forza, la seconda (forse la prima) del Paese. E’ stata l’llusione di un attimo. Per garantire un governo è necessario scendere a patti. Bersani ci prova, chiede un “governo di cambiamento”, porge la mano al duo Lomardi – Crimi, fino a farsi addirittura umiliare (ma, come ha detto lui ieri a Ballarò: «L’arroganza umilia chi ce l’ha»). Niente da fare. C’è la carta del Presidente della Repubblica, viene proposto Rodotà fin dalla prima votazione. Che bella notizia! Chi può rifiutare un candidato simile per il Quirinale? E’ l’occasione della svolta, di dar vita ad uno dei governi migliori della storia italiana. Ma lì, il PD preferisce prima Marino, e poi, dopo la disfatta su Prodi, ripiega su Napolitano. Qui sbagliamo noi democratici (almeno secondo me). Curioso: avevamo la possibilità di ingabbiare Grillo, e non l’abbiamo sfruttata (frase maligna questa, si).

A maggior ragione, dopo i tanti errori del PD, ci si attendeva a queste amministrative che il M5S ne uscisse con qualche amministrazione in tasca.

Così non è stato. E dunque: colpa dei giornalisti, colpa dei troppi soldi spesi dai partiti tradizionali, colpa degli elettori «che hanno votato l’inciucio». E soprattutto: il movimento non ha perso, è l’unico ad aver aumentato i voti, ha 200 consiglieri in più. Troppo semplice metterla su questo piano. L’obiettivo era uscire con qualche sindaco a 5 stelle in più, e così non è stato.

Ogni tanto anche ammettere le sconfitte fa bene. E comprenderne i motivi anche. Soprattuto quando si viene sconfitti dai “morti”-

Chi ha votato M5S a febbraio è soprattutto gente che ogni giorno fa sacrifici per garantire alla propria famiglia una vita dignitosa. Queste persone chiedevano di rimettere finalmente in moto la politica in ambito economico, sociale, lavorativo… il prima possibile. Ecco, al primo sacrificio che i vostri elettori chiedevano (collaborare con il PD), voi avete detto di no. Anzi, avete risposto: «chi pensava che noi avremmo collaborato con il PD, ha sbagliato a votarci».

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