Il sottile confine tra bufala e verità

Sulla scia di quanto scritto negli ultimi due articoli (Prima parte;  Seconda parte), proseguiamo nel percorso volto ad offrire spunti per comprendere la veridicità o meno di una notizia.

La lotta politica: la bufala è per molti un ottimo strumento per cercare di strappare consenso o comunque seminare scompiglio. Nella precedente campagna referendaria, sul progetto di riforma della Costituzione, hanno avuto un alto livello di viralità news, del tipo “Matteo mi spiace, ma voterò NO al referendum” (dichiarazioni attribuite ad Agnese Landini, moglie di Matteo Renzi, ma mai dette)[1] oppure “NOTIZIA SCHOCK! Referendum: trovate 500mila schede già segnate con il SI. Condividete!” (la notizia è stata pubblicata dal sito italiani-informati.com[2] e localizzata nel Comune di Rignano sul Membro; ovviamente, anche questo è un clamoroso falso, soprattutto perché tale Comune non esiste[3]). Sono ormai una triste tradizione, invece, le bufale dei 30 euro agli immigrati, degli alberghi di lusso ai profughi etc. (riguardo ciò, si consiglia di rimandare alla lettura della sezione dedicata all’immigrazione). Prima di fare un favore a colui che è dietro la notizia bufala, cerchiamo di comportarci con lucidità, trovando conferme su internet o altri canali informativi […] (per continuare a leggere, cliccare qui: http://www.mondita.it/2017/10/il-sottile-confine-tra-bufala-e-verita/)