TUTTA QUESTIONE DI LUCIDITA’ E CONFIDENZA:

Sul libro di Damilano “Chi ha sbagliato più forte” Massimo D’Alema dichiara che “confidenzialmente” suggerì a Bersani di farsi da parte e proporre Stefano Rodotà Presidente del Consiglio, per mettere in difficoltà il Movimento 5 Stelle. Secondo D’Alema, Bersani dopo le elezioni politiche <<aveva perso lucidità>>. Sicuramente il leader Maximo era lucido quando decise di contribuire alla sfiducia del I Governo Prodi, era lucido quando decise di dar vita alla Bicamerale, era lucido quando disse che Veltroni non sarebbe mai stato segretario del PD almeno fino a quando lui era in vita, era lucido quando dichiarò che il PD “era una amalgama mal riuscita”. Tutte cose che D’Alema dichiarò e/o attuò pubblicamente, mai in confidenza. Al momento di eleggere il Presidente della Repubblica, probabilmente D’Alema aveva perso la lucidità che gli permise di fare quelle giocate da grande stratega appena elencate: non più dichiarazioni pubbliche, ma CONFIDENZA. Chissà perchè non si dichiarò pubblicamente quando ce n’era veramente bisogno. Forse perchè ha detto una bugia: Bersani ha infatti smentito poco dopo quanto detto dal leader Maximo: “Ho già smentito più volte: nessuno mi ha mai suggerito altri nomi per l’incarico. Tutti sanno che non avrei mai impedito la nascita di governo se ostacolo ero io”

A proposito di lucidità: D’Alema e Bersani sostengono insieme il medesimo candidato (GianniCuperlo)

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