W IL VOTO!

Caro elettore, cara elettrice,

 

siamo giunti alla fase finale del Congresso 2013 del Partito Democratico. L’8 dicembre, come oramai tutti sanno, voteremo ed eleggeremo il nuovo Segretario Nazionale Con questo post lancio l’ultimo accorato appello a partecipare al voto. Si tratta di una forma di partecipazione politica fondamentale e molto più potente dell’astensionismo. Una forma di partecipazione politica che permette di evidenziare gli errori, correggere e migliorare il Partito Democratico, nonché di lanciare nuove e giovani potenzialità. Il giorno 8 dicembre, quando voi, cittadini di Giulianello, vi recherete alla Delegazione Comunale per esprimere il vostro diritto, incontrerete una scena che oserei dire, di questi tempi, “curiosa”: 3 ragazzi di età compresa tra i 21 e i 22 anni (Angelo Cioeta, Jury Canale e Gianmarco Mattoccia), con una forte passione per la politica, staranno tutto il giorno lì a garantire lo svolgimento delle votazioni. A ciò aggiungo che, dal 2 novembre 2013 (giorno in cui sono stato eletto coordinatore del circolo PD di Giulianello), nel direttivo Ci sono 2 ventenni (Jury Canale e Rachele Gasbarra). Non finisce qui: a Cori è stato eletto un coordinatore poco più grande di me (Giuseppe Cardilli) e a Cisterna una ragazza di 25 anni (Elisa Giorgi). Inoltre, nell’Assemblea Provinciale c’è una nutrita rappresentanza di giovani. Ovviamente, all’età anagrafica bisognerà affiancare la freschezza delle idee e le competenze. Ma intanto, un obiettivo è stato raggiunto: si è garantito un «principio» di ricambio generazionale. Questo ricambio però deve diventare una tipicità del PD. Ma il partito non è (solo) un passaggio di testimone tra generazioni. Il Partito Democratico è l’organizzazione politico – istituzionale più grande d’Italia, è il tassello più grande di un mosaico di partiti che garantiscono la sopravvivenza della democrazia. Partito non è sinonimo di «organizzazione a fini personali», bensì è un’associazione di persone che condivide i medesimi principi, che si riconosce sotto un unico simbolo, che partecipa alle elezioni, che presenta una struttura a tre pilastri (elettorato, eletti nelle istituzioni, dirigenti di partito). Inoltre, affinché possa garantire una funzione storica e tipica di ogni partito (strumento di intermediazione tra le esigenze della società e gli enti istituzionali) deve avere una struttura ben radicata sul territorio. Il PD è l’unico che ha una copertura su (quasi) tutto il territorio nazionale (permettendogli di conoscere tutte le realtà, da quelle più piccole a quelle più grandi), è veramente l’unica possibilità di riscatto per il Paese.

 

Allora, cari elettori e care elettrici,

 

votare Matteo Renzi, Gianni Cuperlo e Giuseppe Civati, non significherà avere sprecato parte del proprio tempo e/o aver buttato 2 euro. Significherà essersi affiancati a tanti tesserati e militanti che, ogni giorno, lavorano e combattono per un partito migliore, punto di partenza per una Italia più giusta.

 

W IL VOTO!