MARE NOSTRUM E LA “SCELTA DI SOPHIE”


L’operazione #MareNostrum ha permesso di tutelare 39mila persone provenienti dal mare, in barconi privi di sicurezze, con bambini che vomitano, donne incinte, persone costrette a sopportare condizioni igieniche scandalose… Oggi, il Parlamento ha respinto una mozione di FI, LEGA e GAL che chiedevano la fine dell’operazione. Votare contro una proposta del genere è un DOVERE civico, che sancisce il fatto che l’Italia è un Paese solidale.

Stando a Cesare Damiano, di quei 39mila salvati, l’80% è rifugiato e non clandestino. Significa che nella stragrande maggioranza dei casi, si fugge dal proprio paese perchè si è perseguitati politici, perchè si rischia la morte causa un pensiero religioso diverso… Oltre a ciò, si aggiunga la necessità di scegliere tra una situazione economica, quella (soprattutto) africana, e quella europea (si, quella della crisi economica, della Troika… ma a chi fugge questi “pericoli” sono zuccherini).

Si dirà: sono troppi, intervenga l’Europa. Quale sarebbe l’alternativa? Fare una selezione natural – matematica di chi può venire e chi no? 50 li salviamo e 50 li condanniamo alla morte? Dovremmo fare come nel film “La scelta di Sophie”, dove la madre (Sophie) è costretta dai nazisti a scegliere quale dei due figli salvare? Ci mancherebbe altro.

Intervenga l’Europa. Ma l’Italia, fino a prova contraria, è membro dell’UE, addirittura è uno degli Stato fondatori. Dire “Intervenga l’Europa” significa affermare che il nostro governo DEVE FARE (renzianamente parlando). Tra i vari organi dell’UE, c’è il Consiglio Europeo, istituzione composta dai capi di Stato e di Governo dei Paesi membri dell’Unione, avente il potere di orientare la politica UE. Se veramente vogliamo un coinvolgimento maggiore, allora si faccia pressione negli organi preposti, e non si piangano lacrime di coccodrillo.

Stiamo parlando di persone, non di bestiame da macellare.

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