Grillo, mi hai convinto: voterò la «Peste Rossa»

L’ascesa di Matteo Renzi alla Presidenza del Consiglio la reputai la goccia che fece traboccare il vaso. Ero arrabbiatissimo: dopo neanche due mesi dalle primarie, nasceva l’ennesimo governo PD – (parte del) centrodestra, il mio sostegno alla (eventuale) scissione di Civati era forte. Per chi non avesse il tempo di leggere il link postato qualche rigo prima, comunico che nell’articolo scrissi che alle Europee avrei votato Tsipras, in quanto ritenevo il PD di oggi incapace di mantenere le buone intenzioni di cui da sempre, il partito in cui milito, infarcisce le sue proposte. Invece, il tempo ha un grande potere: cambiare le cose. D’altronde, come è successo che Matteo Renzi abbia deciso di sacrificare quanto da lui dichiarato sulle larghe intese, ecco accadere che il sottoscritto si ritrova a votare di nuovo per il Partito Democratico. Un fulmine sopra la via di Damasco? Una capra che ritorna all’ovile? Pensate quello che volete, sinceramente del giudizio delle persone mi importa assai poco. E solo gli idioti non cambiano idea. Da febbraio a oggi ci sono stati alcuni avvenimenti: la lista L’Altra Europa con Tsipras sembra aver perso quella ventata di novità con cui era apparsa agli occhi delle persone. Sinistra Ecologia & Libertà, partito di Nichi Vendola che dall’Italia sostiene la candidatura del politico greco, sembra essersi allontanata da quello spirito riformista che l’aveva caratterizzata fino ad ora. Per carità, resta inqualificabile il comportamento del PD nel periodo immediatamente successivo alle elezioni politiche nei confronti del suo (ex) alleato. In poche parole: il progetto politico più a sinistra d’Europa sembra stia percorrendo la medesima strada della candidatura Ingroia: partenza stupenda, con ottimi candidati e poi, piano piano, perdita di lucidità dovuta a contrasti interni e – soprattutto – al fatto che, quando i piani politici nascono nel pieno della campagna elettorale (o quasi), la forza propulsiva di cui godono è insufficiente a farli reggere nel lungo periodo. Infatti, Rivoluzione Civile è morta al primo fallimento, pochi giorni dopo le elezioni politiche. Così Tsipras in Italia: partenza bella, sotto le ali dell’entusiasmo e dell’ottimismo nell’abbattere la crisi economica e poi… il nulla. Che strano, eppure SEL è all’opposizione in Parlamento, di argomenti da trattare ne avrebbe tanti. La verità è semplice: nel nostro Parlamento ci sono tante opposizioni. La principale, il M5S, con le sue sceneggiate teatrali (es.: salire sul tetto per difendere la costituzione (!) ) ha monopolizzato la scena, senza peraltro arrivare a chissà quali risultati (anzi, hanno perso 14 senatori e qualche deputato alla Camera). Forza Italia, da quando il suo leader è decaduto da Senatore, è un partito destinato a morte lenta ma inesorabile. E poi eccoci arrivare a SEL: i numeri esigui di cui dispone non gli permettono certo di fare la voce grossa; allo stesso tempo, neanche può sperare in un’eventuale alleanza con gli altri partiti di minoranza. Insomma, è un partito che dispone di grossissime potenzialità e personalità al suo interno, ma si è isolato, rinchiuso in un recinto da cui (piaccia o non piaccia) potrà uscirne solo contribuendo a formare una nuova coalizione con il PD. L’alternativa sarebbe creare l’ennesimo progetto politico di sinistra (parlo del dopo – elezioni europee: qualora non si fosse capito, la lista Tsipras ha bruciato le sue possibilità di successo) o, altrimenti, andare da soli per raggiungere traguardi impossibili.

In questo post mi è capitato di scrivere M5S. Da questo momento, inizia la seconda parte dell’articolo. Anche in questa campagna elettorale Beppe Grillo è il più scatenato: pubblica articoli provocanti, post ove elogia le mirabolanti azioni dei suoi parlamentari, fa spettacoli a pagamento sul tema te la do io l’Europa etc. Fino a qui, niente di nuovo rispetto a quanto ci ha abituato a vedere il Beppe nazionale. Anzi, le novità del M5S derivavano dal signore che risolverà tutti i problemi d’Italia (Alessandro di Battista) e dall’espulsione dei colleghi «parassiti» (parole di Di Maio) dai elativi gruppi parlamentari. Bene, le persone sanno sempre come stupirti ogni volta: pur di racimolare voti Grillo non esita ad attaccare pesantemente il Partito Democratico (notare: mentre l’anno scorso tra un insulto e l’altro qualche tematica il partito la trattava, ora i contenuti stanno a 0) e i suoi membri. Del tutto gratuita è la definizione di «peste rossa» («die rote Pest» dicevano le SS naziste) ai componenti della prima organizzazione politica italiana. A sentire quelle parole, ho pensato a mio padre, persona «rossa» da sempre, infermiere da una vita e contadino nel tempo libero; mi sono venuti in mente quei «germi» di Nilde Iotti, Enrico Berlinguer, Angelo Vassallo, Gerardo d’Ambrosio … ; ho pensato a quei ragazzi e a quelle ragazze che lottano per e con il PD per un mondo di giustizia, legalità, uguaglianza. E, senza vanto, ho pensato anche a me stesso: io, da 5 anni tesserato con il Partito Democratico, fin dall’inizio dell’attività politica vicino a chi lotta tutti i giorni per campare, che si è fatto un mazzo tanto per raggiungere qualche obiettivo, devo sentirmi dare della peste rossa da un comico pregiudicato, che è riuscito nell’impresa di portare in Parlamento persone sconosciute al mondo, che hanno racimolato si è no 80 – 100 voti a testa?

Sicuramente il Movimento 5 Stelle è nuovo nel panorama nazionale. Ma, di grandissime boiate ne hanno dette e fatte i suoi esponenti in questo primo anno di attività (ricordiamone qualcuna: referendum sull’euro, età minima per la Presidenza della Repubblica sconosciuta a Roberta Lombardi, dire NO a qualsiasi proposta, caciara in Parlamento sul decreto IMU – BANKITALIA). Ripeto: il Movimento 5 Stelle è nuovo nella politica italiana. Aggiungo: è la conferma che non sempre il nuovo è migliore del vecchio.

In conclusione: il mio voto sarà per il Partito Democratico, per il PSE e Schultz. Fra i principali candidati, vuoi o non vuoi è il progetto politico europeo più stabile (lo spiegherò in un prossimo post). E sarà un voto (per quanto possa valere il mio) solidale con i tanti compagni e compagne della «peste rossa», che ogni giorno ci mettono la faccia affinchè il partito possa essere veramente «la svolta buona dell’Italia» e dell’Europa.

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3 Risposte a “Grillo, mi hai convinto: voterò la «Peste Rossa»”

  1. Fammi indovinare: ti sei fatto un mazzo tanto per raggiungere qualche obiettivo ma sempre e soltanto nella sfera politica; se tu provassi a lavorare veramente invece di campare sulle spalle della gente assieme al tuo amato PD capiresti veramente cosa significa farsi un mazzo tanto. Adesso ti spiego inoltre perchè SEL e Lega sono andate all’opposione (ebbene si c’è anche la LEga all’opposizione); ci sono andate per non dover dare le presidenze delle commissioni al Movimento (spiegami sennò un’altra ragione plausibile per cui LEga e SEL, fino al giorno delle elezioni tranquillamente al guinzaglio ai rispettivi padroni, abbiano cambiato idea così repentinamente). Ti spiego anche perchè la caciara sul decreto IMU-Bankitalia, se il Movimento avesse votato no tranquillamente tutto sarebbe passato sotto silenzio, con i partiti a dire che il Movimento voleva far pagare l’IMU agli itaòliani ed i PDocchi ad abboccare alle fesserie raccontate dai telegiornali di regime. Ah dimenticavo… Nilde Iotti divenne quel che divenne perchè amante di PAlmiro Togliatti non perchè particolarmente dotata. Tu puoi votare la peste rossa, la peste nera o quella blu, è per colpa di quelli come te che, checchè tu ne dica, non cambiano mai idea che l’Italia si trova così affossata. Hai detto che solo gli idioti non cambiano mai idea, visto che tu non la cambi, trai le tue conclusioni… ciao ciao

  2. Ma nci site stufi de fa finta de esse compagni??? Nci preoccupate non site la peste roscia, site sulo liberali ammaoliti!!!

    Fronte Unito COmbattente del Vero Arcicomunismo Corese

  3. Sono d’accordo con i compagni del Fronte Arcicomunista, sono anni che mi impegno e spacco il culo e cosa abbiamo??? Solo giovani hipster servi di Dolci!!!

    Fronte Tacchini

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